Quando un ago e un filo portano a Lauren Bacall
Ti racconto la storia sorprendente del palazzo Dakota nato da un'idea geniale e diventato il rifugio delle celebrità.
Nel 2009 decido di fare una pazzia. Dopo anni di viaggi organizzati dall’agenzia, sempre con tutto pianificato nei minimi dettagli, una mia amica torna da New York e mi dice una cosa che mi lascia senza parole: ha prenotato tutto da sola. Nessuna agenzia, nessun pacchetto preconfezionato. E ha pure risparmiato.
Non riesco a crederci. Io, che mi aggrappo alle certezze, posso davvero fare lo stesso? Per sicurezza chiedo comunque un preventivo all’agenzia, ma poi, per curiosità, provo a simulare l’acquisto per conto mio. Stesso volo, stesso albergo, stesse attrazioni. Il totale? 600 euro in meno.
Prendo coraggio. Prenoto.
Ed è così che io e mia mamma ci ritroviamo a New York per il Ringraziamento, la città vestita a festa, l’aria frizzante dell’autunno, le vetrine scintillanti. Quel giorno, convinta che i newyorkesi saranno chiusi in casa a cucinare i loro tacchini, prenoto un tour in bus con una guida italo-americana.
Strade insolitamente vuote, niente traffico.
Poi, all’improvviso, l’autobus rallenta. La guida indica alla nostra destra:
“Lì c’è il Dakota Building, il condominio delle Star. Se conoscete la vecchia Hollywood, sappiate che Lauren Bacall ci vive dal 1960. Quella è la sua finestra.”
Il mio cuore sussulta. Lauren Bacall. Non una star qualunque, ma una delle mie preferite. La sua voce roca, il suo sguardo magnetico, l’eleganza senza tempo. Resto incantata a guardare quelle finestre, immaginando che possa essere proprio lì, a pochi metri da me.
Allora non mi passava neanche per la testa l’idea di poter aprire un blog su cui riversare tutta la mia passione e le mie ricerche sul cinema. Ed è così che quella storia finisce in un cassetto.
Quindici anni dopo decido che è giunto il momento di riaprirlo e approfondire la storia di quell’edificio e dei suoi abitanti. E come mi capita sempre, rimango travolta e inebriata dalle curiosità e dagli aneddoti, al punto che devo quasi tagliarmi le mani per non riversare tutto lo scibile e creare un’enciclopedia.
Alla fine sono riuscita a mantenere un certo equilibrio tra la volontà di approfondire e la necessità di renderlo una lettura piacevole, perciò mettiti comodo , e scopri la storia del Dakota Building (e dei suoi leggendari inquilini).
🧵 Una macchina da cucire dietro il mito
Sembra incredibile, ma il Dakota Building esiste grazie a un’intuizione nata davanti a un ago che si muove su e giù. Edward Clark, uomo d’affari visionario, investe nel brevetto di Isaac Singer e rivoluziona il mercato con il pagamento a rate. Il successo della Singer Sewing Machine Company lo rende ricchissimo, ma non gli basta: sogna di cambiare il volto di New York. E così, con il capitale accumulato grazie a milioni di sarte in tutta America, dà vita a uno degli edifici più iconici della città.
🏛️ Un castello nel cuore di Manhattan
Quando il Dakota viene costruito, l’Upper West Side è una zona semi-deserta, ben lontana dal prestigio di oggi. Ma Clark è avanti anni luce: ispirandosi ai palazzi parigini, immagina un nuovo modo di abitare, con appartamenti di lusso, soffitti altissimi, ingressi monumentali e persino un ristorante privato. Un progetto talmente visionario che all’epoca molti lo trovano ridicolo. Eppure, una volta completato, il Dakota diventa l’indirizzo più ambito di New York, un rifugio per artisti e star del cinema.
🌟 Gli inquilini che hanno fatto la storia
Da Lauren Bacall, che dopo la morte di Bogart cerca un nuovo inizio e sceglie il Dakota come casa per oltre cinquant’anni, a Boris Karloff, che qui trova rifugio lontano dai riflettori, in un appartamento affacciato sul cortile interno, mentre incanta Broadway nei panni di Capitan Uncino nel musical Peter Pan. Leonard Bernstein compone le sue opere tra queste mura, e il suo appartamento è stato persino ricreato nei minimi dettagli nel film Maestro con Bradley Cooper. E poi c’è il ballerino Rudolf Nureyev, l’attrice Judy Holliday e tanti altri. Ma il residente più celebre di tutti è John Lennon, che qui vive anni di serenità con Yoko Ono, fino a quel tragico giorno del 1980, che ha trasformato l’ingresso del Dakota in un luogo di memoria per milioni di fan.
💥 E questa è solo la superficie! La storia dietro questo edificio è un intreccio di idee geniali, scelte visionarie e vite straordinarie. E fidati, gli aneddoti che ho scoperto ti lasceranno a bocca aperta. 🎬✨
🕰️ La macchina del tempo: l’articolo da recuperare
🎬 C’era una volta lo Studio System: Hollywood come non l’hai mai vista
Hai mai sentito parlare dello Studio System? Era un meccanismo perfetto: gli Studios controllavano tutto, dalle star ai registi, fino alle sale cinematografiche. Le carriere si costruivano (e si distruggevano) a tavolino, i contratti erano di ferro e ogni film era parte di un ingranaggio più grande.
Ma come funzionava davvero? E cosa ha portato al crollo di un sistema che sembrava indistruttibile? Ti porto dietro le quinte dell’epoca in cui Hollywood dettava legge, tra successi, scandali e rivoluzioni.
🎬 PROGRAMMAZIONE FILM CLASSICI IN TV
Sabato 15/02
• 12:30 - Rai Movie - Nodo alla gola con James Stewart e John Dall (ti ho raccontato i retroscena qui)
• 21:15 - La7 - Indovina chi viene a cena con Spencer Tracy e Katharine Hepburn (la sua storia pazzesca in cui realtà e finzione si intrecciano in modo commuovente te l’ho raccontata qui)
Domenica 16/02
• 14:30 - Rete 4 - I tre giorni del condor con Robert Redford e Faye Dunaway
• 17:35 - Rai Movie - La finestra sul cortile con James Stewart e Grace Kelly
Martedì 18/02
• 22:55 - Rai Movie - La congiura degli innocenti con Shirley MacLaine e John Forsythe (a questa perla sottovalutata di Hitchcock ho dedicato un approfondimento qui)
Mercoledì 19/02
• 16:30 - Rete 4 - Sfida senza paura con Paul Newman
• 00:50 - Rai Movie - Baciami, stupido con Dean Martin e Kim Novak
Venerdì 21/02
• 21:10 - Rai Movie - L’uomo che sapeva troppo con James Stewart e Doris Day (se vuoi conoscere i retroscena li trovi qui)
📺 Segnati gli orari e immergiti nei grandi classici! Buona visione! 🍿✨
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✨ La lezione dai classici: pura poesia in Spartacus
C’è una scena in Spartacus che ogni volta mi lascia senza fiato: Kirk Douglas che si rende conto del potere della conoscenza. Un momento che va oltre il cinema e diventa un insegnamento universale.
🎬 Indovina il film del martedì: una perla da riscoprire
Questa settimana l’Indovina chi è dedicato a un film che merita più attenzione: Il miracolo del villaggio di Preston Sturges. Una piccola gemma che sorprende per ironia e intelligenza.
❤️ L’amore nel cinema classico: il racconto più delicato
Per San Valentino ho voluto celebrare l’amore nella sua forma più pura, come il cinema classico ce lo ha raccontato. Questa settimana, in Vecchia America, ti porto nel giorno in cui i due protagonisti hanno detto sì. Un momento di dolcezza assoluta!
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Con un pizzico di nostalgia e tanta passione,
Sempre tua,
Mariagiulia
Ho appena scoperto questo sito su Instagram e solo adesso sono riuscito a recuperare il meraviglioso articolo sul Dakota. Ho trovato particolarmente affascinante la parte su Lauren Bacall, che mi ha davvero toccato! Non vedo l’ora di scoprire altri articoli altrettanto interessanti!